I classificato

Marsiglia ci accoglie quest’anno negli ultimi due giorni dell’estate 1997, 20 e 21 settembre , con un tempo meraviglioso: vento, sole e caldo ci accompagnano infatti durante il dodicesimo appuntamento con la "Fete du vent" sulle spiagge del Prado. Nonostante la pioggia dell’anno scorso siamo tornati in forze per apprezzare l’abituale ospitalita’ della "Ville de Marseille" e di Jean Pierre Ollive e, soprattutto, per poter esibire gli aquiloni preparati per il concorso "La Mediterranee 1996" che era stato annullato per il maltempo.

Gli organizzatori hanno sfruttato al meglio l’ampio spazio disponibile e la bellezza dei prati del Prado, che si trasformano in spiagge di sabbia sottile in vicinanza del mare, preparando campi di volo separati per gli aquiloni statici e per i club, per le dimostrazioni, per gli acrobatici e per il pubblico. Nell’area delle dimostrazioni si sono alternati, gia’ da sabato 20, gruppi di rinomanza mondiale tra cui i famosissimi Decorators che, con i loro Revolution "pezzati" si sono esibiti in nuove coreografie presentando team di 5, 6 e perfino 7 aquilonisti. Negli spazi riservati ai club tutti hanno approfittato del vento favorevole per alzare le loro creazioni: Cody di enormi dimensioni, vele, maniche a vento, rokkaku coloratissimi; particolarmente belli i quattro fili del FLIC "Four lines international club" pilotati da veri maestri.

Il tempo e’ letteralmente volato e solo a sera inoltrata il calo del vento ha convinto tutti a riporre gli aquiloni e a recarsi presso la tenda dell’organizzazione dove e’ stato offerto un rinfresco. Subito dopo abbiamo montato le nostre nuove luci pronti per il volo notturno. Purtroppo il vento non si e’ levato e abbiamo potuto solo fare qualche volo di prova suscitando pero’ la curiosita’ degli altri aquilonisti per i nuovi effetti che abbiamo realizzato. Sul campo centrale e’ iniziato lo spettacolo di suoni e luci presentato dai ragazzi delle scuole di Marsiglia: "Les enfants d’Eole" organizzato da O.K. Mistral. Aquiloni, luci, colori, fuochi artificiali, coreografie hanno intrattenuto il numeroso pubblico per tutta la serata.

La domenica ci siamo presentati tutti sul campo gia’ di buona mattina, il vento e’ tornato e il cielo si e’ riempito di colori. Il pubblico e’ affluito sempre piu’ numeroso e i bambini hanno potuto imparare a costruire aquiloni grazie alle spiegazioni e all’aiuto degli esperti aquilonisti francesi, gli adulti, nel frattempo, si sono goduti le dimostrazioni dei professionisti del cielo. Anche noi abbiamo tentato con due quattro fili dei Micro Aquilotti ma, nonostante i gentili consigli di Andy Preston dei Decorators, manovre che sembrano a prima vista facilissime richiedono invece anni di esperienza e prove.

Dopo il pranzo al sacco, offerto dagli organizzatori, sono stati chiamati i concorrenti iscritti al concorso "La Mediterranee 1997" le nostre costruzioni hanno potuto cosi’, dopo un anno di attesa, spiccare il volo insieme a quelle di altri 15 partecipanti. La giuria e’ stata molto meticolosa, ha esaminato e discusso, per piu’ di due ore, l’aderenza al tema, il pregio artistico, la qualita’ di costruzione e perfino la capacita’ di volo degli aquiloni misurando, con un apposito strumento, l’inclinazione del filo sull’orizzonte. Gli italiani si sono comportati ottimamente: primo posto per Katia e Flavio di Aquimania, e sesto posto per Laura dei Micro Aquilotti. Flavio si e’ speso subito il buono premio da 1000 FF. nello stand di "Jeux du vent" acquistando alcuni aquiloni che mancavano alla sua collezione. Ricchi premi anche per gli altri partecipanti: week-end gratuiti, buoni acquisto, magliette e borse con il logo dei campionati mondiali di calcio 1998.

Terminata la premiazione, prima di partire, anche noi abbiamo lasciato qualcosa a Jean Pierre Ollive: una ceramica ed un manifesto del festival organizzato dal Comune di Albissola per ringraziarlo dell’ospitalita’ e per ricordare agli amici francesi di venirci a trovare nell'aprile 1998 per la prossima edizione.

VI classificato

Jean Pierre Ollive

Testo B. Bonino - Foto E. Dagnino